I nostri punti di forza
Senza pensieri
Massimali congrui per la tua tranquillità operativa: 2'500’000€/5'000’000€
La vera preoccupazione per chi gestisce o presiede un Ente di Terzo Settore è il rischio che può nascere dalla richiesta risarcitoria di un terzo che ha subito un danno e che, in base all’art. 2043 del c.c., deve essere risarcito. Le polizze assicurative proposte ai volontari hanno quasi sempre bellamente sottovalutato questo rischio, offrendo massimali incongrui e garanzie molto limitate che obbligavano l’associazione a contrarre altre polizze per garantire l’intera attività della stessa.
La Polizza Unica del Volontariato ha sposato la linea della sicurezza e dell’inclusività, al di là di ogni altra valutazione. Le opzioni che riguardano la Responsabilità Civile partono da una copertura di 2,5 milioni di euro e possono estendersi fino a 5 milioni. Questi massimali riguardano tutte le attività dell’associazione ed è prevista l’estensione anche alla RCO (Responsabilità Civile dei prestatori d’Opera).
Sempre e ovunque
Anche i Presidenti piangono
L’attività di volontariato spesso porta in luoghi lontani, al di fuori delle mura della propria sede o addirittura dai confini del Paese. Gli infortuni e le malattie non hanno limiti territoriali e il nostro compito è quello di tutelarti in qualunque parte del mondo sarai. Te lo dobbiamo e lo facciamo, con massimali e garanzie importanti.
E la responsabilità civile della tua sede, l’hai considerata?
Non devi più stipulare un secondo contratto, né pagare nuovi premi, perché la Polizza Unica del Volontariato te la offre gratis, lo stesso vale per una o più sedi secondarie. Nota bene: consideriamo sede qualunque luogo dove svolgi, anche solo in parte, la tua attività, che sia un banchetto nella piazza del paese, un teatro, un ristorante o un centro estivo: la Polizza Unica ti tutela con i massimali della sua RC.
Senza limiti di età
Assicuriamo dai bambini agli ultra-centenari!
Tutte le compagnie di assicurazioni hanno come limite per gli assicurati un’età massima. Per gli infortuni è previsto che gli assicurati non possano superare i 75 anni. Rare eccezioni arrivano a 80. La polizza malattia ha come limite per gli assicurati l’età di 65 anni, senza ulteriori proroghe.
La Polizza Unica del Volontariato ha da subito azzerato questo principio che da sempre governa le polizze assicurative infortuni e malattia, eliminando completamente le limitazioni dovute all’età, sia per i minorenni che per gli ultra-ottantenni. Tutti i soggetti assicurati all’interno della nostra polizza sono garantiti fino a che presteranno la loro attività di volontari: ciò è possibile anche con età bibliche, considerato che oggi l’età media ci porta a ipotizzare il superamento della vita di Matusalemme.
Tuteliamo la disabilità
La disabilità non è più un handicap, ma una risorsa
La disabilità non ha mai ricevuto accoglienza nei porti assicurativi. I soggetti che soffrono di handicap fisici, psichici o relazionali hanno trovato nelle definizioni delle polizze infortuni e malattia la barriera invalicabile dell’inassicurabilità a causa dei loro disturbi. Oggi, escludere un numero così alto di soggetti che, a vario titolo, hanno problemi di handicap, è anacronistico.
La Polizza Unica del Volontariato ha accolto, con la sua sensibilità, il bisogno di dare tutela e ristoro alle problematiche dei disabili e delle loro famiglie, offrendo anche a loro le giuste garanzie assicurative: infortuni, malattia e RC.
Ci prendiamo cura di te
Malattia professionale: questa sconosciuta
La legge-quadro 266/91 e la nuova legge 106/16, con il suo decreto 117/17, hanno previsto nei loro articoli l’obbligatorietà delle polizze assicurative per infortuni, malattia e responsabilità civile per tutti i volontari che prestano attività di volontariato. La definizione per la copertura della polizza malattia recita: “Gli enti di Terzo settore che si avvalgono di volontari devono assicurarli contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività di volontariato […]”.
In altre parole, il legislatore chiede alle compagnie assicurative che garantiranno le associazioni di offrire anche ai volontari questa garanzia che era prevista fino ad oggi solo per i dipendenti. Il Regio Decreto D.P.R. 30 giugno 1965, n.1124, art.39 prevede infatti il riconoscimento di una serie di patologie legate al mondo del lavoro, che al loro apparire danno diritto ad un risarcimento.
Tuttavia, l’articolo che riguarda la garanzia malattia è stato troppo spesso ignorato dalle compagnie assicurative, che hanno preferito offrire una meno onerosa diaria da ricovero ospedaliero al posto della copertura per malattia professionale, come specificato nell’articolo sopra citato. Questa omissione renderebbe le polizze attualmente disponibili sul mercato e sottoscritte dalle associazioni non idonee.
La Polizza Unica del Volontariato offre la garanzia Malattia Professionale a tutti i volontari, che risponde ai requisiti previsti per legge, e con massimali particolarmente elevati: 2’500’000€/5’000’000€. Ciò dimostra come la Polizza Unica abbia a cuore la salute dei propri assistiti, e non imbocchi scorciatoie a scapito dei volontari.
Responsabilità civile degli amministratori
Nessun rischio amministratori
Fare volontariato è gratificante ma oneroso. Impiego di tempo, impiego di risorse anche economiche, rischi a volte elevati per la propria salute. Se a questo aggiungiamo anche gli oneri burocratici che derivano dal ricoprire cariche ufficiali negli organi direttivi dell’associazione, scegliere di voler fare il presidente o il consigliere è meritoria follia.
La Polizza Unica del Volontariato ammira la follia e la premia inserendo nella polizza RCT la garanzia della Responsabilità Civile degli Amministratori. Teniamo indenni il presidente e il consiglio direttivo dalle richieste risarcitorie avanzate dai soci per danni arrecati all’associazione e derivanti dall’attività istituzionale svolta, cui sarebbero altrimenti tenuti a rispondere con il proprio patrimonio personale. Una chicca –gratuita- tutta da gustare e da godere per l’agire sicuro nella quotidiana attività deliberativa e decisionale dell’associazione.
Rischio della committenza
Operare in sicurezza per il Presidente e il Consiglio Direttivo
La legge sul volontariato obbliga gli enti di Terzo settore ad assicurare solo i volontari. Questa norma tende a proteggere i soggetti che svolgono le attività, ma non tutela i presidenti, i consigli direttivi e le associazioni che associano, rappresentano e ospitano i volontari. Questo “vulnus” assicurativo può causare all’associazione e ai suoi rappresentanti, in particolare ai presidenti, danni economici importanti nel caso in cui si venga chiamati a rispondere del rischio della committenza, ovvero la responsabilità derivante dall’aver commissionato l’attività dei volontari o di soggetti terzi.
La Polizza Unica del Volontariato ha esteso la sua garanzia di Responsabilità Civile oltre gli obblighi di legge, garantendo anche l’associazione e gli organi direttivi da tale rischio.
Ti doniamo i nostri utili
Anche le assicurazioni hanno un cuore
Quando si parla di assicurazioni, certamente un termine che non potrà mai entrare nel linguaggio assicuratese è “solidarietà”. Dare peso e concretezza a questo termine ha generato una vera rivoluzione copernicana, che ha trovato applicazione nella Polizza Unica del Volontariato. Nella prima Distribuzione degli Utili, avvenuta presso il CSV Forum Solidarietà di Parma, un assicurato beneficiario di un assegno di diverse centinaia di euro colpì i presenti con una sua pubblica riflessione: “è la prima volta che percepisco dei soldi da un’assicurazione senza che abbia dovuto subire un sinistro”.
Cos’è allora questa logica contrattuale del “dono”? La volontà di dimostrare ai volontari la nostra vicinanza e riconoscenza per il lavoro che svolgono per la comunità tutta. Tutti i soldi raccolti nell’anno dalla sottoscrizione della Polizza Unica del Volontariato, depurati dalle imposte di legge, dai costi assicurativi e dai sinistri, vanno a formare l’utile che la Polizza ha generato. Questo tesoretto verrà diviso al 50% tra la Compagnia di Assicurazione e gli assicurati, proporzionalmente al premio pagato. Ogni anno presso i CSV viene organizzata la “Festa del dono” e in quell’occasione sono distribuiti gli assegni per ogni organizzazione di volontariato assicurata.
Ecco le somme destinate alla Distribuzione degli Utili negli ultimi anni e le relative percentuali rispetto al premio pagato dalla singola associazione:
- anno 2016: 118’100 € – 5,31%
- anno 2017: 102’364 € – 4,24%
- anno 2018: 267’285 € – 8,18%
- anno 2019: 546’280 € – 14,03%
Anche le assicurazioni hanno un cuore